Isis – Erdogan – Obama: l’asse del Terrore

erdogan sonUn giornale turco, il cui direttore è stato imprigionato per aver pubblicato la vietata verità a proposito del sostegno turco all’Isis, non si è assolutamente fermato; la testata continua a riferire sul caso giudiziario del Presidente della Turchia, Tayyip Erdoğan, che è accusato di infrangere la legge turca aiutando i terroristi. Il 1° marzo 2016, il giornale Cumhuriye intitolava, «Ex Ministro della Giustizia: il Presidente Erdogan dovrà essere processato», e riportava che, «l’ex ministro della Giustizia Hikmet Sami Turk ha detto che le azioni di Erdogan “non sono conformi con la decisione della Corte Costituzionale”, ha criticato Erdogan dicendo …’ Un giorno, la questione dovrà essere risolta dalla Magistratura ‘ ».
La televisione russa per prima aveva riportato la notizia in lingua inglese il 26 novembre 2015, intitolando, «direttore di giornale turco in tribunale per ‘spionaggio’ dopo aver rivelato notizie a proposito dei rifornimenti militari turchi verso la Siria». Il governo Erdogan ha sostenuto che le armi erano destinate come «aiuto ai siriani delle tribù turkomanne, etichettando la loro intercettazione da parte della polizia locale come un atto di ‘tradimento’ e ‘spionaggio’».
La Turchia è un membro della NATO, e il famoso giornalista investigativo Seymour Hersh aveva rivelato nel suo articolo del 6 aprile 2014, pubblicato dal London Review of Books, che in data 20 giugno 2013 – pochi mesi prima dell’attacco con armi chimiche che Obama attribuì ad Assad per utilizzarlo come  pretesto per invadere la Siria – l’Agenzia di intelligence della Difesa statunitense riferiva di essere in una fase avanzata dell’alleanza per rovesciare Bashar al-Assad con soggetti vicini a quella stessa al-Qaeda ritenuta responsabile del 9/11», ma il Direttore dell’Agenzia ha negato. siria8L’ alleato degli Stati Uniti non sarebbe l’Isis o al-Qaeda per il fatto che in Siria è conosciuta come al-Nusra, e al-Nusra e Erdogan hanno ideato l’attacco con il gas Sarin per fornire la scusa dello sconfinamento della linea rossa che Obama aveva stabilito per giustificare il proprio intervento e rovesciare Assad, quella dell’utilizzo di sostanze chimiche da parte del Governo siriano. Non di meno, sempre prima dell’attacco col gas del 21 Agosto 2013, Hersh  riferiva «lo scorso maggio, più di dieci membri dell’organizzazione al-Nusra sono stati arrestati nel sud della Turchia dalla polizia locale con 2 Kg di Sarin». Successivamente, nel suo articolo intitolato «da militare a militare» del London Review of Books, Hersh ha spiegato come e perché era avvenuto tutto questo. Obama non poteva essere osteggiato da nemici come al-Qaeda o altri jihadisti perché rovesciare Assad era la sua priorità assoluta. Tuttavia, Hersh ha detto che Obama ha dovuto fare marcia indietro all’ultimo momento perché l’intelligence britannica informava David Cameron che il sarin utilizzato durante l’attacco non proveniva dalla Siria, ma che era stato importato; questo presagiva l’esistenza di un complotto per giustificare l’invasione. Cameron non voleva diventare zimbello come Tony Blair con le fantomatiche armi di distruzione di massa dell’Iraq di Saddam. Obama non ha potuto quindi ottenere la sua copertura necessaria a giustificare l’invasione agli occhi dell’opinione pubblica. Così, la storia ha portato il Segretario di Stato John Kerry a chiedere l’intervento mediatore della Russia per arrivare all’eliminazione delle scorte di sarin di Assad, e il leader russo Vladimir Putin è stato felice di evitare l’invasione al suo alleato siriano. Fu così che i media main stream poterono parlare di un raro esempio di collaborazione tra Stati Uniti e Russia: una buona notizia per tutti. Obama-Eyes-SyriaMa per Obama, era in realtà la via d’uscita da una situazione disperatamente imbarazzante. E non ha mai mollato il suo obiettivo di strappare la Siria dal controllo secolare di Assad, uno Stato fallito i cui oleodotti fanno gola agli “amici” in Arabia Saudita e Qatar.
Hersh, in un suo articolo del 2014 articolo, sosteneva: «La cooperazione tra gli USA, la Turchia, l’Arabia Saudita e il Qatar per aiutare l’opposizione dei ribelli in Siria deve essere ancora chiarita … A meno di un cambiamento importante nella politica da parte di Obama, l’ingerenza della Turchia nella guerra civile siriana rischia di andare avanti ». Ci sono semplicemente troppe prove a dimostrazione che Erdogan sta sostenendo l’ISIS e altri gruppi terroristici in Siria. Questa è la realtà della NATO: conquistare la Russia, prima passando dai suoi alleati (come l’Iraq, la Libia, la Siria, Ucraina, ecc), è l’affermazione del predominio a prescindere dalla sicurezza dei Popoli. Anche se gli Stati Uniti non appoggiano direttamente i jihadisti  (che ci sono), li stanno sostenendo avendo come alleati dei governi filo-jihadisti come la Turchia, l’Arabia Saudita e il Qatar – anziché come nemici. Le compagnie petrolifere e le mega-banche vanno a letto con loro, i loro azionisti e dirigenti migliori, le loro lobby controllano le persone che controllano il governo degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti recitano in Costituzione «Noi, il Popolo …» ma ora è diventato solo «quelle persone».

Erdogan è profondamente arrabbiato con il supporto instabile che ha ricevuto da parte del governo degli Stati Uniti nei loro sforzi comuni per eliminare Bashar al-Assad. Tuttavia, a quanto pare, Obama non ritiene che gli Stati Uniti siano ancora pronti per una guerra nucleare da scatenare tra NATO e Russia. – Obama pensa che ora sarebbe prematuro. Le ‘rivoluzioni colorate’, le ‘primavere arabe’, le ‘dimostrazioni Maidan’ e altre coperture populiste per colpi di stato, (sfruttando l’opposizione politica locale che esiste in qualsiasi paese), sono un modo molto più sicuro per indebolire gradualmente la Russia e tramutare i suoi alleati in nemici. Gli Stati Uniti hanno utilizzato questa strategia del “far bollire la rana lentamente”  da quando il Presidente degli Stati Uniti era George Herbert Walker Bush.

Fonte: http://www.strategic-culture.org/news/2016/03/07/us-supplies-isis-through-turkey.html

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Pubblicato da eskander

Artista rivoluzionario povero in CANNA per scelta di vita.