Un ex funzionario della CIA, mentre spiega il sostegno russo al presidente siriano, fa notare che Putin capisce la minaccia rappresentata dall’ ISIS e le modalità per combatterlo, mentre gli USA “sono stati stupidi a sostenere la politica inefficace che ha favorito l’espansione del gruppo terroristico ‘.
WASHINGTON – La Russia sta fornendo sostegno militare al presidente siriano Bashar al-Assad perché Mosca capisce quello che serve per sconfiggere l’ISIS, mentre la politica degli Stati Uniti continua ad alimentare l’estremismo, l’ex agente della CIA Larry Johnson ha dichiarato a Sputnik “Personalmente sono contento che la Russia. abbia intrapreso queste iniziative”, ha detto Johnson, sostenendo di aver visionato le immagini satellitari di “un’agenzia privata” da cui risulta evidente il dilagare delle operazioni russe in Siria. “Almeno Putin capisce il pericolo e quello che serve per affrontarlo e sconfiggerlo.”
Gli Stati Uniti hanno insistentemente chiesto le dimissioni di Assad, sostenendo che il cambio di regime sarebbe l’unica soluzione politica praticabile, mentre la Russia ha assistito il governo siriano nella sua lotta contro l’ ISIS. “L’Occidente, e gli Stati Uniti in particolare, sono stati dei pazzi a sostenere una politica che ha rafforzato gli estremisti islamici”, ha dichiarato Johnson.
Venerdì scorso, il ministro degli Esteri russo Lavrov ha detto che la Russia continuerà la fornitura di “equipaggiamenti da difesa” al governo siriano da utilizzare nei suoi sforzi nella lotta al terrorismo.
Lavrov ha detto di aver messo in discussione domenica, al’interno della coalizione anti-ISIS, l’impegno di Washington per sconfiggere lo Stato islamico, ma è stato informato che i comandanti statunitensi si sono chiamati fuori per eventuali attacchi aerei contro le posizioni dei gruppi terroristici.
Il Portavoce del Dipartimento di Stato John Kirby ha detto che dall’esercito americano non è giunta alcuna indicazione a proposito di eventuali raid aerei contro l’ISIS.
Gli Stati Uniti starebbero guidando una coalizione di 62 nazioni contro l’ ISIS il cui obiettivo dovrebbe essere quello di eliminare il gruppo terroristico. In quasi due anni, l’ ISIS ha occupato vasti territori in Siria e in Iraq, proclamando anche là il proprio califfato.
Dal mese di agosto del 2014, la coalizione ha condotto più di 6.500 attacchi aerei contro l’ ISIS e. secondo quanto riportato dall’ intelligence degli Stati Uniti, il gruppo terroristico avrebbe perso 10.000 dei suoi combattenti.
Fonte: http://sputniknews.com/politics/20150915/1026998002.html
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