Un dopo

 

Un dopo

Ti lascio nel caldo di quello che è stato…
appena seccate le tracce d’ amore.
Appare crudele il mio gesto garbato…
la porta che chiudo senza fare rumore.
Nonostante mi guardi spezzandomi il fiato,
non vuole cessare il mio andare lontano.
Di certo nessuno avrà quel che si è dato,
eppure l’amarci par essere vano.
Nei ventri ci resta quel che è vissuto…
dolci carezze che bagnano gli occhi.
Non rimpiango alcun gesto…nemmeno un minuto,
immerso nell’ eco di quei nostri giorni. (a.g.)

 

Pubblicato da eskander

Artista rivoluzionario povero in CANNA per scelta di vita.