Dopo la strage di venerdì scorso, la Francia si ritiene in guerra eppure lo è da sempre, così come i “compagni di merende d’oltreoceano”. Come prevedevamo, terrore e morti servono per accentrare il potere in poche mani che promettono sicurezza e ordine, e sappiamo come la paura sia sempre stata il metodo di governo di tutti i regimi, così come “creare il problema ed offrire la soluzione” è la peculiarità del Sistema di potere dominante.
Le ricette di Hollande sono le seguenti:
- Estensione dello stato di emergenza per tre mesi
- Modifiche alla Costituzione per permettere al governo di revocare la cittadinanza di eventuali terroristi condannati di doppia nazionalità. Attualmente solo quelli nati fuori della Francia e naturalizzati possono perdere la loro cittadinanza
- Le misure per accelerare l’espulsione degli stranieri considerati una minaccia per l’ordine pubblico.
- Aumento dei fondi di bilancio per l’assunzione di un maggior numero di persone da impiegare nelle forze di sicurezza e nella Magistratura
Come dire che il regime militare è bello e servito!
Per intanto, l’efferata rappresaglia annunciata dai francesi ha già mietuto le sue vittime innocenti, e gli attacchi portati nella città siriana di Raqqa non potranno far altro che alimentare il terrorismo contro cui si finge di combattere, quello falsamente connotato dal fanatismo religioso ma, nella realtà dei fatti, palesemente asservito al progetto mondialista con cui vengono indebolite e abbattute tutte le democrazie e sovranità nazionali al fine di imporre un Governo Unico Mondiale.
I media occidentali non danno risalto a notizie come quella riportata da le Direct Matin, che ci informa dell’iniziativa con cui un migliaio di religiosi musulmani indiani hanno emesso una fatwa che condanna le azioni del gruppo jihadista Daesh. Essi denunciano gli atti “non islamici”.
Il testo è stato redatto da Mohammed Hasan Ashrafi Misbahi Mauzar, leader religioso di Mumbai, e firmato dai leader di moschee, istituzioni educative o gruppi civici. Una fatwa è un parere giuridico formulato da un esperto di legge islamica su una particolare questione. Qui, gli atti di segnalazione religiose vanno contro i principi dell’Islam. “Le azioni del Daesh sono disumane e non islamiche. L’Islam non permette nemmeno l’uccisione di un animale. Ciò rende Daesh lontana dall’Islam”, queste le dichiarazioni di Mohammed Misbahi.
Ecco chi viene davvero bombardato in Siria: https://www.facebook.com/video.php?v=1061479010536978
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